In Italia da decenni non si riesce a fare qualcosa di significativo e duraturo per ridurre il dissesto idrogeologico. Nella sola Campania, una delle zone a più alto rischio, sono rimasti congelati 1,5 miliardi di euro per prevenire i rischi legati alle frane. L'Italia è l'unico Paese europeo che non ha ancora presentato il suo 'Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici'
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È possibile prevenire la formazione di terreni geologicamente instabili attraverso finanziamenti e iniziative locali. Le risorse non mancano perché l'ISPRA, organizzazione governativa incaricata di studiare le questioni ambientali, riferisce che tra il 1990 e il 2022 sono stati spesi 9,5 miliardi di euro per combattere la terra geologicamente instabile. Senza dubbio, i soldi che non sono stati spesi sono sprecati; La Campania, una delle regioni più a rischio, ha 1,5 miliardi di dollari congelati per non rischiare frane catastrofiche. Alcune sovvenzioni europee non vengono utilizzate per mancanza di impegno. Nel PNRR, il totale dei fondi pari a 70 miliardi di euro, è riuscito a impegnare solo 2,5 miliardi di euro del suo finanziamento destinati alla stabilizzazione idrogeologica. Attualmente l'Italia è l'unico Paese europeo privo di un piano di adattamento ai cambiamenti climatici validato e messo in atto. Bisognerebbe risolvere rapidamente questa situazione.
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Carta ISPRA della popolazione a rischio frane |
L'Italia è soggetta a inondazioni, frane e altri disastri naturali. Negli ultimi anni, questi eventi hanno causato molte vittime, causato danni significativi alla proprietà e hanno persino avuto un impatto sulla stagione turistica estiva. I rischi associati a questi disastri naturali si estendono sul 9,8% della superficie terrestre del Paese, hanno colpito 6.663 comuni italiani su 81.000.
Di conseguenza, In Italia si deve assolutamente ed urgentemente migliorare la sicurezza lavorando sulla prevenzione e su questioni specifiche. I ritardi principali sono dovuti ai conflitti tra le autorità locali che spesso ostacolano il lavoro su un determinato compito, oltre ad una mancanza di specialisti e progetti adeguati, inoltre, spesso si evidenzia anche una reale carenza di interesse da parte della politica su questo importantissimo problema.
Pertanto, il conflitto tra i commissari ad acta ei governi locali sulla giurisdizione spesso arresta il progresso. Questo, insieme alle questioni burocratiche, comporta un aumento del rischio per quanto riguarda l'idrogeologia.
Di fronte a un'idrologia geologicamente instabile, non siamo in grado di attuare misure che fermino disastri imminenti. Tutto ciò che possiamo fare è condonare la costruzione di sviluppi soggetti ad abusi vulnerabili all'instabilità geodinamica. Per questo motivo, le regioni non sviluppate con instabilità geodinamica sono incoraggiate a costruire. Ma le persone e i luoghi a rischio di imminente geo stabilizzazione spesso, purtroppo, possono presentare domanda di sanatoria edilizia nazionale o locale; delle 13.000 persone che vivono a Casamicciola e Lacco Ameno, in Italia, sono state presentate oltre 6.000 petizioni di sanatoria. Ogni singolo abitante ha presentato almeno una petizione e solo 22 edifici sono stati distrutti secondo gli ordini della magistratura.