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sabato 24 maggio 2025

Aiuole spontanee e biodiversità urbana: un cambiamento necessario che parte da Foggia

In tutta Italia si sta sviluppando un dibattito sempre più vivo e consapevole sul ruolo del verde urbano. Non si tratta più soltanto di alberi ornamentali o aiuole geometriche, ma di una visione nuova che considera anche la vegetazione spontanea come un elemento essenziale dell’ecosistema cittadino. In questo contesto, riteniamo giusto appoggiare con convinzione la proposta avanzata dal WWF Italia – sezione di Foggia, che ha avuto il coraggio di proporre un cambiamento culturale profondo: rivalutare le cosiddette “erbacce” come alleate della natura urbana.



Secondo il WWF Foggia, queste piante spontanee non sono sinonimo di abbandono o incuria, ma una ricchezza ecologica gratuita, capace di trasformare angoli anonimi in piccoli paradisi della biodiversità. Si tratta di vegetazione che nasce e cresce naturalmente, offrendo rifugio a insetti impollinatori, migliorando la qualità dell’aria, e contribuendo al benessere complessivo dell’ambiente urbano. Sono microcosmi vitali che possiamo accogliere senza interventi invasivi, riducendo allo stesso tempo i costi di manutenzione per le amministrazioni pubbliche.

È fondamentale però chiarire un punto centrale: lasciare crescere la vegetazione spontanea non significa in alcun modo rinunciare al decoro urbano o alla sicurezza. Al contrario, questa visione promuove una gestione attenta, rispettosa e professionale, in cui il verde viene curato con intelligenza e nei tempi giusti. Soprattutto in estate, è imprescindibile intervenire con operazioni di sfalcio mirate, per evitare l’accumulo di materiale secco che potrebbe diventare pericoloso in caso di caldo estremo o siccità. La prevenzione degli incendi è parte integrante di una buona gestione, e non è mai messa in discussione da chi sostiene la biodiversità urbana.

Il disordine non è nella natura, ma negli occhi di chi non sa leggerla. Una città davvero ordinata è quella che sa armonizzare l’intervento umano con i ritmi e le forme del mondo naturale. Le piante spontanee, se lasciate crescere in modo controllato e accompagnate da una corretta manutenzione, offrono un decoro nuovo, vivo, dinamico. È una bellezza che parla di resilienza, equilibrio e sostenibilità. Non si tratta di lasciar andare tutto al caso, ma di sapere quando osservare e quando agire.

I detrattori di questa visione spesso invocano la necessità di un’estetica pulita e “ordinata”, interpretando la presenza di vegetazione libera come un segno di trascuratezza. Ma è proprio questa prospettiva che il WWF intende mettere in discussione: il verde urbano non va visto come una sfida da domare, ma come una risorsa da valorizzare. E per farlo servono amministratori formati, cittadini consapevoli e tecnici competenti. Una città che sa curare il proprio verde è una città che guarda al futuro con responsabilità.

Da Foggia parte un segnale forte che merita attenzione e imitazione. In molte altre città italiane questa nuova sensibilità sta emergendo, trasformando le aiuole in piccoli laboratori di coesistenza tra uomo e natura. Basta poco: osservare, conoscere, rispettare. Anche un’aiuola dimenticata può diventare simbolo di equilibrio urbano, se si smette di vederla come un errore e la si accoglie come un dono.

La natura urbana non è un ostacolo da eliminare, ma una possibilità da coltivare con cura. Sta a noi scegliere se continuare a combatterla o iniziare a viverla.