martedì 28 aprile 2015

UE: MUTATO IL TETTO MASSIMO DELLA PRODUZIONE DI BIOCARBURANTI

STRASBURGO - L'Aula del Parlamento di Strasburgo ha appena approvato a larghissima maggioranza un accordo informale su un progetto di legge che fissa il tetto massimo per la produzione di biocarburanti derivanti da culture agricole, con l'obbiettivo di accelerare il passaggio a fonti alternative. Il piano mira anche a ridurre le emissioni di gas e l'effetto serra, derivanti dall'uso crescente di terreni agricoli per culture impiegate per questa produzione. Con le nuove regole l'Unione europea pone un freno ai biocarburanti 'tradizionali', limitando al 7% la quota di quelli provenienti da colture alimentari come mais, colza, olio di palma, rispetto al 10% del target Ue delle rinnovabili nel settore trasporti per il 2020.
Per quelli di seconda generazione, prodotti per esempio da alghe e rifiuti, non sono previsti invece target vincolanti, ma solo un obiettivo indicativo dello 0,5%, che gli Stati membri possono decidere di aumentare. Il vantaggio però sarà che questi biocarburanti più innovativi conteranno il doppio rispetto agli altri nel raggiungimento del target per il 2020. I produttori di biocarburanti comunicheranno agli Stati membri e alla Commissione Ue il livello stimato di emissioni di CO2 provocato dal cambio di destinazione d'uso dei terreni destinati alle colture alimentari per produrre biocarburanti (il cosiddetto 'fattore Iluc').
Toccherà poi all'esecutivo Ue riferire a Consiglio ed Europarlamento, basandosi su dati scientifici, sull'inclusione dell'Iluc negli attuali criteri di sostenibilità. Non a caso questa modifica alla normativa Ue e' stata sollecitata soprattutto dagli ambientalisti, preoccupati da tempo per gli effetti negativi dei biocarburanti 'tradizionali', che impiegano terreni che potrebbero essere usati invece per produrre cibo, mentre terra extra viene sottratta alle foreste, aumentando la CO2 prodotta. Dopo questo voto finale di Strasburgo, secondo la tabella di marcia la direttiva dovrebbe essere formalmente adottata dal Consiglio Ue entro la fine di giugno, per poi entrare in vigore nel 2017.

FONTE: ANSA


venerdì 3 aprile 2015

SEMAFORI INTELLIGENTI PER RIDURRE L'INQUINAMENTO

Smart traffic lights, dal MIT di Boston arrivano i semafori intelligenti per contrastare l'inquinamento causato dal traffico. dagli esperti statunitensi ecco una soluzione innovativa per contenere i livelli di smog nelle grandi città.
L'idea è di mettere a disposizione dei cittadini dei semafori che rendano il traffico automobilistico molto più scorrevole. Pensiamo al tempo trascorso dalle auto ferme al semaforo in attesa che scatti il verde e all'inquinamento causato dalle emissioni di Co2 dovute ai carburanti.
Con i semafori intelligenti il traffico diventerà più scorrevole e i livelli di inquinamento dovrebbero ridursi in modo considerevole. Gli esperti del MIT si dichiarano soddisfatti dei primi risultati dei loro esperimenti.

Hanno ricreato la situazi
one del traffico della città di Losanna in Svizzera e hanno evidenziato che in effetti i semafori smart possono diventare una soluzione utile per la riduzione degli ingorghi stradali e per contenere i livelli di smog. Un progetto per l'introduzione di semafori anti inquinamento in Svizzera era già stato annunciato nel 2010.
La speranza è che i nuovi semafori intelligenti possano migliorare la qualità della vita dei cittadini e soprattutto la qualità dell'aria delle metropoli. La prima grande città in cui i semafori smart verranno installati ufficialmente sarà New York.
I semafori progettati e realizzati dagli esperti del MIT sono nati proprio con lo scopo di migliorare la qualità dell'aria e della vita nelle nostre città. Saranno in grado di monitorare i livelli di inquinamento dovuti al traffico nel punto in cui saranno installati. Ciò grazie a speciali algoritmi che analizzeranno i dati sul traffico cittadino e sulle emissioni inquinanti delle auto e dei veicoli in circolazione sulle strade.
I semafori intelligenti dovrebbero risultare in grado sia di migliorare la gestione del traffico lungo le strade che di contribuire a monitorare e ridurre i livelli di inquinamento. La speranza è che le nuove tecnologie possano aiutarci a vivere in città dall'aria più pulita e che simili novità possano essere accompagnate da interventi per favorire la mobilità sostenibile, in modo da ridurre il numero dei mezzi di trasporto più inquinanti ancora in circolazione.

FONTE: GREENME.IT