sabato 26 ottobre 2019

Dal Messico la pelle ecologica realizzata dai fichi d'india


Realizzata dalle pale dei fichi d'india la nuova pelle ecologica potrebbe rivoluzionare il mercato dell'abbigliamento





Da qualche tempo si cerca un’alternativa completamente ecologica alla pelle, l’unica soluzione, ovviamente, che non sia né di origine animale e né di plastica è la pelle vegetale. Dopo il non ottimo risultato ottenuto dall'ananas, un’azienda italiana ha fatto ottimi progressi ottenendo un tessuto dalle vinacce. Ma la vera rivoluzione è arrivata dal Messico dove una coppia di giovani imprenditori di Guadalajara, Adrián López e Marte Cazárez, è riuscita ha realizzare un tessuto vegetale molto simile alla pelle sia per consistenza sia per struttura usando le pale dei fichi d’india. 



Adrián López e Marte Cazárez


López e Cazárez hanno sperimentato vari vegetali locali, partendo dalle bucce delle mele per arrivare alla fine ai fichi d’india perché notarono che l’industria cosmetica faceva largo uso di questa pianta e scherzando si sono detti: “Se il fico d’India è buono per la pelle, perché non usarlo per creare la pelle?”

Iniziò subito la sperimentazione e dopo due anni e alcuni fallimenti i due giovani imprenditori sono riusciti ad ottenere la prima vera alternativa vegetale alla pelle completamente eco sostenibile ed etica e al tempo stesso resistente e traspirante.

Il procedimento per realizzare la pelle è relativamente semplice: le pale dei fichi d’india vengono prima pulite e dopo aver tolto tutte le spine vengono tritate fino a farle diventare polvere. Questo composto viene messo sopra ad un foglio di cotone e, attraverso un procedimento particolare, unito ad esso.

Usare i fichi d’india è stata una scelta vincente anche per altri motivi, come spiega Adrián López in un’intervista a un giornale messicano: “Il Messico ha il potenziale per innovare e il cactus è il simbolo del paese. Molte persone ci hanno detto che eravamo pazzi! Perfino i nostri ingegneri ci hanno detto che non si poteva fare. Abbiamo detto come no? Siamo in Messico, siamo messicani, quale materia prima abbonda qui? Il cactus qui cresce da solo, senza bisogno di grandi quantità d’acqua. È lì che abbiamo iniziato a testare il fico d’india e, dopo diversi test, siamo stati in grado di realizzare un materiale resistente “ in questo modo quindi, oltre a soddisfare i sempre più numerosi consumatori attenti alle problematiche ambientali, porterebbe anche benefici ai produttori locali che coltivano fichi d’India.

La nuova alternativa vegetale alla pelle, che ha un prezzo di circa 25 dollari al metro, potrebbe dunque sostituire quelle animali e sintetiche, per questo motivo verrà presentata alla manifestazione milanese del settore: Lineapelle come prodotto estremamente innovativo. A tal proposito ha dichiarato Marte Cazárez “un abitino, una borsa, una cintura, un cinturino per orologio, una piccola libreria, una poltrona. Qualunque pelle può essere sostituita da questo tessuto; la pelle animale o la pelle sintetica possono essere sostituite da quelle vegetali, sostenendo l’ecosistema”.


FONTE: AMBIENTE-BLOG

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