lunedì 29 novembre 2021

I mufloni del Giglio per ora sono salvi

Grazie alla forte mobilitazione degli ambientalisti l' operazione di abbattimento dei mufloni sull’isola del Giglio è stata fermata. Questo l’esito del confronto e dell’accordo tra il presidente del Parco dell’Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, e l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, dove sono state individuate soluzioni alternative per la salvaguardia della vita di tutti i mufloni sull’isola.

Le possibili soluzioni allo studio sono due: il trasferimento degli animali in aree faunistiche dove sia loro garantita un’adeguata condizione di benessere, oppure la permanenza dei mufloni sull’isola, ma in uno spazio recintato per limitarne l’impatto.



L’associazione Save The Giglio fa sapere “Sebbene questa notizia ufficiosa rappresenti un positivo sviluppo, non possiamo abbassare la guardia. Accordi ufficiosi non sono sufficienti a garantire che l’Ente Parco riveda gli obiettivi del progetto Life LetsGoGiglio. L’eradicazione del muflone gigliese tramite anche l’abbattimento, rappresenta infatti un obbligo legale e contrattuale dell’Ente Parco nei confronti del Ministero della Transizione Ecologica e della Commissione Europea che co-finanziano il progetto LIFE per un totale di circa 1.6 milioni di euro (dei quali circa 380.000 sono destinati all’eradicazione del muflone dall’isola). L’unica garanzia può essere data dalla revisione delle azioni e degli obiettivi del progetto Life LetsGoGiglio, previa l’approvazione del Ministero e della Commissione Europea. L’obbiettivo per noi è sempre stato e continuerà ad essere la preservazione del muflone sull’Isola, nel Promontorio del Franco e la sua traslocazione solo ed esclusivamente quando la popolazione supererà il numero massimo stabilito da esperti indipendenti in base a studi condotti al Giglio, fino ad ora ignorati dall’Ente Parco nonostante gli appelli degli scienziati (tra cui l’Ordine Nazionale dei Biologi).”

Quindi ad oggi questa brutta storia, nonostante le notizie positive, non si è ancora conclusa.

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